Enrico Massara (Novara 1918-2009) è stato socio fondatore e Presidente dell’Istituto dal 1986 al 1998.

Maestro elementare, nel 1941 è richiamato alle armi nel 4° reggimento carristi di stanza a Vercelli. Qui incontra Alfredo Di Dio, suo capo istruttore. Trasferito prima a Roma e poi ad Abano Terme, nel 1943 viene destinato come sottotenente di complemento a Casale Monferrato, dove viene sorpreso dall’8 settembre. Fugge dalla caserma e nei giorni successivi raggiunge a Quarna il Capitano Filippo Maria Beltrami, diventando ben presto comandante di distaccamento della gloriosa “Brigata Patrioti Valstrona”. Partecipa alle principali azioni del gruppo e il 13 febbraio ’44 è coinvolto nella battaglia di Megolo in cui cadono Beltrami, Antonio Di Dio, Gaspare Pajetta e altri nove partigiani. Arrestato, picchiato, riesce a fuggire. Torna in montagna ed è tra i fondatori, con Alfredo Di Dio, del gruppo “Patrioti Ossola”, divenuto in seguito divisione “Valtoce”. Ufficiale di collegamento, partecipa alla liberazione dell’Ossola nel settembre ’44. Durante i famosi “quaranta giorni di libertà” è comandante del presidio di Domodossola. Nell’ottobre dello stesso anno è costretto a seguire partigiani e popolazione in Svizzera dove è internato in diversi campi. Nonostante ripetuti tentativi di fuga, rientra in Italia solo a liberazione avvenuta.

 

Tra il 1945 e il 1948 è Capitano di Pubblica Sicurezza a Novara. Aderisce al Partito socialista nel 1945 ne diviene segretario della federazione provinciale: in quel periodo è anche segretario provinciale dell’Anpi. Esponente di spicco del movimento cooperativo, tra il 1961 e il 1970 è assessore comunale a Novara, poi presidente dell’Istituto Autonomo case Popolari (1970-1974), componente il collegio sindacale della Cariplo, del fondo pensioni e infine del Finafrica (1975-1998).

Convinto assertore dell’unità della Resistenza è tra i fondatori nel 1968 del Raggruppamento unitario di Novara (Anpi-Fiap-Fivl) e dell’Istituto di cui è ininterrottamente consigliere dalla fondazione, poi vicepresidente dal 1975 al 1986 e infine presidente. La sua presidenza è caratterizzata da una forte crescita dell’Istituto e dalla razionalizzazione del Consorzio di gestione. Successivamente è stato presidente onorario dell’Anpi interprovinciale e Presidente onorario dell’Associazione Casa della Resistenza di Fondotoce, di cui è stato uno dei più accaniti fautori e primo Presidente. Dal 1967 fu  Cavaliere dell’Ordine al Merito della repubblica italiana e, dal 1995, Grande Ufficiale. Nel 1998 la sua Città, lo ha insignito del titolo di “Novarese dell’anno”. Si è spento nella sua casa di Novara il 7 settembre 2009.

Bibliografia di riferimento

Enrico Massara, Crimini dei nazifascisti in provincia di Novara, La Foresta Rossa , Novara, 1956
Enrico Massara, Novara, 24 ottobre 1944. Rappresaglia, Grafica Novarese, Novara, 1980
Enrico Massara, Antologia dell’antifascismo e della resistenza novarese, Grafica Novarese, Novara, 1984
Mauro Begozzi, a cura di, Mon viuex capitaine, Tipografia San Gaudenzio, Novara, 2004 (collana I nostri maggiori ISRN)

Suoi articoli sono apparsi numerosi in “Resistenza unita”, “Il Lavoratore”; “Stella Alpina”; “Resistance unie”.

Nel febbraio 2010, in occasione dell’anniversario della battaglia di Megolo, Mauro e Roberto Begozzi hanno curato una mostra su di lui: Enrico Massara 1918-2009 per conto del Comune di Pieve Vergonte, dell’Anpi, della Casa della Resistenza e dell’Istituto Fornara.

Sitografia  (ultima consultazione 26 aprile 2020)

https://www.anpi.it/donne-e-uomini/906/enrico-massara