presentazione
il sentiero Beltrami
il sentiero Chiovini
- Presentazione - Il Sentiero Chiovini
- Il Verbano nella primavera 1944
- Maggio - giugno 1944
- Il rastrellamento: cronaca di dieci giorni
- L'inizio della "lunga marcia"
- Il partigiano con la stampella
- Quindici ore di cammino
- Verso la Val Cannobina
- Due colonne di partigiani
- La battaglia di Valle Intasca
- Duecento uomini allo stremo delle forze
- Il rifugio della Bocchetta di Campo
- Il cannone spara da Intra
- Pian dei Sali
- La discesa della Val Grande
- Alpe Forną
- Monte Marona
- Sui canaloni del Pedum
- Cima Laurasca
- Alpe Portatola
- Mangiare erba
- L'eccidio dell'alpe Casarolo
- Il sale della terra
- 1944-45
- Il Sentiero Chiovini
- Apparati
la repubblica partigiana dell'Ossola
apparati
crediti redazionali
Istituto storico della resistenza e della societą contemporanea Pietro Fornara
la memoria delle alpi
Cima Laurasca

   All'alba del 18 giugno 1944, dopo due giorni nascosti sotto le rocce e difficili marce notturne, il gruppo di "Scalabrino" arriva nei pressi della Cima Laurasca, non lontano dall'alpe Scaredi, porta d'accesso alla Val Grande. Il gruppo si trova accerchiato da tedeschi e fascisti che presidiano ogni alpeggio e ogni bocchetta. Dopo un disperato combattimento sotto una gelida pioggia che si trasforma in nevischio, i pochi superstiti vengono catturati: i feriti vengono uccisi sul posto, mentre gli altri condotti all'asilo di Malesco dove verranno torturati (tra loro anche l'artificiere sudafricano Frank Hellis e l'americano Pitt).

Alle pendici della Cima Laurasca, in una giornata di tormenta, si svolse l'agguato nazifascista ai resti della colonna di Mario Muneghina che non riuscģ a superare il blocco di Pian dei Sali
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