presentazione
il sentiero Beltrami
il sentiero Chiovini
- Presentazione - Il Sentiero Chiovini
- Il Verbano nella primavera 1944
- Maggio - giugno 1944
- Il rastrellamento: cronaca di dieci giorni
- L'inizio della "lunga marcia"
- Il partigiano con la stampella
- Quindici ore di cammino
- Verso la Val Cannobina
- Due colonne di partigiani
- La battaglia di Valle Intasca
- Duecento uomini allo stremo delle forze
- Il rifugio della Bocchetta di Campo
- Il cannone spara da Intra
- Pian dei Sali
- La discesa della Val Grande
- Alpe Forną
- Monte Marona
- Sui canaloni del Pedum
- Cima Laurasca
- Alpe Portatola
- Mangiare erba
- L'eccidio dell'alpe Casarolo
- Il sale della terra
- 1944-45
- Il Sentiero Chiovini
- Apparati
la repubblica partigiana dell'Ossola
apparati
crediti redazionali
Istituto storico della resistenza e della societą contemporanea Pietro Fornara
la memoria delle alpi
L'inizio della lunga marcia

   Il pomeriggio del 12 giugno 1944 a Corte Velina, Muneghina decide la ritirata verso la Val Pogallo e si fa raggiungere dal distaccamento di Orfalecchio guidato da Ezio Rizzato. Mentre un pugno di partigiani difendono ancora l'accesso da Ponte Velina, il grosso degli uomini si nasconde nel bosco in attesa del buio. Al crepuscolo Muneghina guida la colonna (280 partigiani e 50 prigionieri) lungo il ripido sentiero che porta ai 1304 m di Corte del Bosco. A notte fonda la colonna raggiunge l'alpeggio. Fra i partigiani cammina il diciottenne Gianni Scaffiglio di Suna accompagnato dalla madre Teresa Binda che lo accompagnerą lungo tutta la ritirata e verrą fucilata a Beura il 27 giugno. E' una delle tante storie di coraggio e di sacrificio del rastrellamento di giugno. Fra i partigiani cammina anche l'infermiera Maria Peron che, nel "Valdossola", aveva allestito un'infermeria di campo che ora diventa itinerante. La "lunga marcia" delle formazioni partigiane in Val Grande č iniziata.

Maria Peron
Il ponte di Velina, luogo nevralgico per l'accesso ai corti di Velina, sede del comando partigiano di Mario Muneghina
I corti di Velina, oggi in larga parte imboscati, furono sede del comando di Mario Muneghina nella primavera 1944/td>
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