presentazione
il sentiero Beltrami
- Presentazione - Il Sentiero Beltrami
- Dall'antifascismo alla Resistenza Filippo Maria Beltrami il "signore dei ribelli"
- La nascita delle prime formazioni partigiane nel Verbano Cusio Ossola
- Prime formazioni
- Formazione Massiola
- Brigata Patrioti Valstrona
- Formazione Valdossola
- Brigata Cesare Battisti
- Formazione Giovine Italia
- Dopo Megolo
- Formazione Redi
- Divisione Alpina F. M. Beltrami
- Formazione Valtoce
- Luoghi, protagonisti, azioni della Brigata Patrioti Valstrona da Quarna a Megolo
- Varie
- Apparati
il sentiero Chiovini
la repubblica partigiana dell'Ossola
apparati
crediti redazionali
Istituto storico della resistenza e della società contemporanea Pietro Fornara
la memoria delle alpi
Prime formazioni partigiane

    Immediatamente all'indomani dell'armistizio dell'8 settembre, sulle montagne tra la bassa Ossola, il Verbano ed il Cusio si costituirono numerose bande partigiane che iniziarono un'intensa attività di guerriglia. Come in molte altre parti dell'Italia del Nord l'origine di tali formazioni fu dovuta all'incontro di giovani renitenti alla leva, soldati sbandati ed esponenti dell'antifascismo locale, un antifascismo di antica tradizione, soprattutto operaia.
   L'attività principale delle prime bande fu inizialmente volta al reclutamento, alla raccolta delle armi, dei viveri, del vestiario, nonché all'aiuto ai prigionieri alleati ed agli ebrei. Il territorio montano, la presenza di numerose fabbriche, la vicinanza con il confine svizzero costituirono elementi favorevoli alla costituzione di nuclei partigiani, che si insediarono in quasi tutto il territorio sovrapponendosi al territorio dei contadini e dei montanari da sempre abituati a vivere, sopravvivere e muoversi in condizioni spesso difficili.
   Dei diversi gruppi che si formarono alcuni ebbero vita effimera, altri invece costituirono il fulcro delle future gloriose formazioni partigiane che tanta parte ebbero nel corso della lotta di liberazione in Italia.
   Tra Cireggio e Quarna alcuni omegnesi si radunarono intorno alla figura dell'architetto Filippo Maria Beltrami creando il gruppo "Quarna".
   I fratelli Alfredo e Antonio Di Dio, aiutati da Carletto Leonardi, dopo esser transitati con alcuni ex-soldati da Cavaglio d'Agogna si stabilirono in Valle Strona dando vita alla formazione "Massiola".
   Dionigi Superti e Mario Muneghina, nella bassa valle Antigorio crearono la formazione Valdossola stabilendosi all'alpe Ompio. Nelle originali intenzioni avrebbe dovuto riunire tutte le formazioni operanti in zona.
   La "Cesare Battisti" nacque per iniziativa di tre sottotenenti dei bersaglieri, "Arca" (Armando Calzavara, della provincia di Treviso), "Marco" (Giuseppe Perozzi, di Urbino) e "Selva" (Enzo Piazzotta, della provincia di Varese), che si erano stabiliti in Valle Intrasca dopo un'esperienza partigiana finita male nel pinerolese subito dopo l'armistizio.
   La formazione "Giovine Italia" iniziò la sua attività nella zona di Miazzina subito dopo l'armistizio con reclute provenienti da Busto Arsizio. Il raggruppamento prese quel nome nel febbraio '44 dopo aver assorbito la banda "Bolgia" operante già dal settembre '43. Dal marzo 1944 fu comandata dall'operaio comunista cremonese Alfredo Labadini, detto "Guido il Monco". Dopo il rastrellamento del giugno '44 , parte confluirà nella 85° Brigata Garibaldi "Valgrande Martire" e parte nella "Cesare Battisti".
   La banda di Viggiona si costituì nei primi giorni dell'ottobre 1943 sopra Cannero al comando di Mario Chiarotto. Dopo il citato rastrellamento, nel luglio '44 i superstiti, con sbandati di altre formazioni, furono assorbiti dalla brigata "Generale Perotti" di "Pippo" Frassati.
   Mentre importanti e rilevanti, anche numericamente, furono i gruppi di resistenti sorti nella vicina Valsesia, in Ossola il movimento fu più frammetario con piccoli nuclei constituitisi al Devero, a Formazza e al Lusentino. Gruppi armati di operai collegati al centro di Domodossola e ad Ettore Tibaldi, il futuro presidente della Giunta Provvisoria di Governo della Repubblica dell'Ossola, si formarono nelle fabbriche di Villadossola, Pieve Vergonte e Domodossola nonché alle centrali elettriche e alle dighe della Val Formazza. Al gruppo del Lusentino sorto ad opera di Fernando Calzetti "Nando", unitosi a Caddo al gruppo di Giuseppe Piconi Chiodo, spetta la primogenitura della resistenza ossolana. Tale gruppo, che prese il nome di "Banda Libertà", visse un'intensa, ma breve stagione di lotta sino al rastrellamento seguito all'inserrezione di Villadossola.

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