presentazione
il sentiero Beltrami
il sentiero Chiovini
- Presentazione - Il Sentiero Chiovini
- Il Verbano nella primavera 1944
- Le formazioni partigiane
- Il Valdossola
- La Giovane Italia
- La Cesare Battisti
- Il teatro operativo: la Val Grande
- Pastori e boscaioli
- Il nido d'aquila inaccessibile
- La cittā di Verbania
- Le forze d'occupazione
- Maggio - giugno 1944
- Il rastrellamento: cronaca di dieci giorni
- Il sale della terra
- 1944-45
- Il Sentiero Chiovini
- Apparati
la repubblica partigiana dell'Ossola
apparati
crediti redazionali
Istituto storico della resistenza e della societā contemporanea Pietro Fornara
la memoria delle alpi
La "Cesare Battisti"

   Nella primavera 1944 la banda "Cesare Battisti"conta 70-80 uomini armati con quattro mitra e una settantina di fucili '91 ottenuti con il disarmo di militari fascisti e tedeschi. La formazione č attestata nella zona del Monte Zeda e in Valle Intrasca: Pian Vadā, Passo Folungo, Piaggia e Doaglia. La sede del comando č presso il rifugio alpino di Pian Vadā. La formazione č nata per iniziativa di tre ufficiali: Armando Calzavara "Arca", Giuseppe Perozzi "Marco" e Enzo Plazzotta "Selva" che, dopo l'insuccesso di un'esperienza partigiana nel Pinerolese in ottobre, raggiungono i monti del Verbano ai primi di novembre 1943 dove si uniscono ad un piccolo gruppo di partigiani guidato da Franco Plazzotta "Platea". Da dicembre "Arca" diventa il comandante indiscusso e accettato della formazione.
   La "Cesare Battisti"č formata da giovani dell'entroterra verbanese a cui si sono uniti studenti provenienti dalla Lombardia. Ben protetta dalla popolazione locale e in contatto con il CLN di Verbania, fra l'inverno e la primavera, la "Cesare Battisti" evita scontri frontali con i presidi tedeschi e fascisti per dedicarsi all'accompagnamento in Svizzera di prigionieri alleati e perseguitati politici e razziali prendendoli in consegna dagli approdi sul lago e dalla stazione ferroviaria di Fondotoce. Fra l'inverno e la primavera vengono accompagnati oltre confine circa 300 prigionieri alleati.
   Questa situazione si modifica il 27 aprile con l'assalto al presidio fascista di Premeno che segna il passaggio della formazione alla guerriglia aperta.
Armando Calzavara, il comandante "Arca" della "Cesare Battisti"
Primavera 1944: un gruppo di giovani partigiani in Valle Intrasca che diedero vita alla "Cesare Battisti".
Enzo Planzotta, il partigiano "Selva"
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