presentazione
il sentiero Beltrami
il sentiero Chiovini
la repubblica partigiana dell'Ossola
- Presentazione
- Lo svolgersi della Resistenza in Ossola dall'8 settembre 1943 al 25 aprile 1945
- L'insurrezione di Villadossola
- I deportati dall'Ossola
- La Battaglia di Megolo
- Il Rastrellamento della Val Grande
- Il salvataggio del tunnel del Sempione
- Le principali formazioni della Resistenza ossolana
- I principali Protagonisti della Repubblica dell'Ossola
- Quadro generale della prima liberazione dell'Ossola
- Descrizione dei percorsi a Domodossola e Valli
- Descrizione dei percorsi sulla destra della Toce
- Descrizione dei percorsi sulla sinistra della Toce
- Apparati
apparati
crediti redazionali
Istituto storico della resistenza e della societā contemporanea Pietro Fornara
la memoria delle alpi
Battaglia di Megolo

    Viene ricordato con il nome di "Battaglia di Megolo" lo scontro a fuoco verificatosi poco sopra la frazione pievese di Megolo mezzo, al Cortāvolo, il 13 febbraio 1944 quando si fronteggiarono un forte contingente di truppa tedesca ed fascista e la formazione partigiana del capitano Filippo Beltrami, una delle prime sorte fra Cusio ed Ossola.
   Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 Filippo Beltrami era riparato a Quarna dove aveva creato un primo gruppo partigiano, subito distintosi per le azioni contro l'occupante e a cui successivamente si aggiunsero i fratelli Alfredo Di Dio e Antonio Di Dio con i loro uomini del "gruppo di Massiola".
   Nella battaglia, durata dalle ore 7.00 alle 10.30 e con impiego di armi pesanti da parte dei nazi-fascisti, caddero Filippo Beltrami e altri undici partigiani: Gianni Citterio, Antonio Di Dio, Gaspare Pajetta, Carlo Antibo, Bassano Bressani, Aldo Carletti, Angelo Calvena, Bortolo Creola, Emilio Gorla, Paolo Marino ed Elio Toninelli.

Il capitano Filippo Beltrami, caduto nella battaglia di Megolo
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