presentazione
il sentiero Beltrami
il sentiero Chiovini
- Presentazione - Il Sentiero Chiovini
- Il Verbano nella primavera 1944
- Maggio - giugno 1944
- La pressione delle formazioni partigiane
- La reazione nazifascista
- L'ultimatum del 25 maggio
- Il Bandenbe- kampfung
- L'"ufficiale mascherato"
- L'ammassamento delle truppe d'occupazione
- La battaglia di Ponte Casletto
- Il rastrellamento: cronaca di dieci giorni
- Il sale della terra
- 1944-45
- Il Sentiero Chiovini
- Apparati
la repubblica partigiana dell'Ossola
apparati
crediti redazionali
Istituto storico della resistenza e della società contemporanea Pietro Fornara
la memoria delle alpi
L'ultimatum fascista del 25 maggio 1944

   Il 25 maggio scade l'ultimatum di chiamata alle armi nell'esercito fascista della RSI per i giovani delle classi 1922, 1923 e 1924. Quattro giorni prima un aereo lancia migliaia di volantini sui paesi del Verbano invitando all'arruolamento con la promessa di "Hai salva la vita". Nessuno si presenta e i richiamati o si nascondono o vanno a ingrossare le file dei partigiani in montagna.
   Nei giorni successivi all'ultimatum giungono ai comandi partigiani notizie incerte su possibili attacchi in forze sui monti del Verbano. Superti parte segretamente per la Svizzera per concordare un nuovo aviolancio (dopo i due avvenuti in maggio) e l'arrivo di una missione militare alleata. Prima di partire ordina l'occultamento delle armi non distribuite e delle scorte di viveri in una grotta vicino ad Orfalecchio. Superti comunica a Mario Muneghina, attestato con i suoi uomini a Corte Velina, l'arrivo a Ponte Casletto di un ufficiale della GNR mascherato e con informazioni circa i piani del rastrellamento.

Volantino di propaganda fascista a sostegno dell'ultimatum del 25 maggio 1944
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