Il libro di Luigi Ballerini, Hanna non chiude mai gli occhi, è stato pubblicato nella collana Narrativa San Paolo Ragazzi nel dicembre 2015. (Numero pagine 176 ; CDU R6N 70; ISBN/EAN 9788821597008)

La narrazione, che parte da una storia vera e dall’analisi da parte dell’autore di diversi documenti, inizia a Salonicco nel 1943, dopo l’occupazione della città da parte dell’esercito tedesco. La vicenda viene narrata attraverso la storia di Hanna e Yosef, due ragazzi, che devono confrontarsi con i progressivi divieti che vengono imposti agli ebrei. La famiglia di Yosef va a vivere in casa della famiglia di Hanna e dopo un’iniziale diffidenza i due sviluppano un forte senso di amicizia con cui affronteranno i mutamenti imposti dall’occupazione nelle loro vite. Le loro storie, scopriranno imparando a conoscersi, sono corse parallele fino a quel momento, quando la reclusione nel ghetto di Kalamaria li mette uno accanto all’altro.
Il libro rende bene la progressione delle difficoltà degli ebrei e delle violenze cui sono sottoposti e mette in risalto anche due figure particolari: il console italiano Guelfo Zamboni e il capitano Lucillo Merci, suo assistente, che in una frenetica corsa contro il tempo si adoperano per salvare quante più vite possibili attraverso i mezzi che il loro incarico consentiva. Due figure che si stagliano a tutto tondo, fedelmente riprodotte, accanto a quelle, altrettanto vivide, anche se “realistiche” e non “reali” dei due ragazzi.
Il legame tra i quattro personaggi è costituito dal rilascio di documenti attestanti la cittadinanza italiana che le famiglie dei ragazzi richiedono al Consolato Italiano guidato a Guelfo Zamboni, come molti altri ebrei di Salonicco, anche non appartenenti alla comunità italiana. Il console e il Capitano Merci, che aveva compiti di traduttore, si spesero, compresa la situazione, per salvare quanti più ebrei possibile, come risulta dalle comunicazioni ufficiali tra Zamboni e Roma e dai diari di Lucillo. Una possibilità di salvezza che potrebbe essere stata fornita anche ad alcuni degli ebrei provenienti da Salonicco che nell’autunno del 1943 vennero assassinati sul Lago Maggiore.
la scheda dell’editore: hanna-non-chiude-mai-gli-occhi

il parere di una giovane lettrice: http://www.maredilibri.it/libri/il-colpo-di-fulmine/hanna-non-chiude-mai-gli-occhi/

una recensione: https://it.zenit.org/articles/hanna-non-chiude-mai-gli-occhi-lorrore-della-shoah-e-il-coraggio-di-un-eroe/

Elena Mastretta