presentazione
il sentiero Beltrami
- Presentazione - Il Sentiero Beltrami
- Dall'antifascismo alla Resistenza Filippo Maria Beltrami il "signore dei ribelli"
- La nascita delle prime formazioni partigiane nel Verbano Cusio Ossola
- Luoghi, protagonisti, azioni della Brigata Patrioti Valstrona da Quarna a Megolo
[Luoghi]
- Cireggio
- Omegna
- Quarna
- Alpe Camasca
- Vallestrona
- Campello Monti
- Artò e Ameno
- Megolo
- Strage di Meina
- Insurrezione di Villadossola
[Protagonisti]
- Albino Calletti
- Carletto Leonardi
- Cesare Bettini
- Coppo Giuseppe
- Di Dio Alfredo
- Di Dio Antonio
- Dionigi Superti
- Enrico Massara
- Gaspare Pajetta
- Gianni Citterio
- Giuliana Gadola Beltrami
- Li Gobbi Alberto
- Li Gobbi Aldo
- Macchioni Mario
- Marchetti Aristide
- Monsignor Leone Ossola
- Rutto Bruno
- Vermicelli Gino
- Bertram Dyson: gli inglesi con Beltrami
- Weiller
- Schunnach
- Vincenzo Moscatelli
- Varie
- Apparati
il sentiero Chiovini
la repubblica partigiana dell'Ossola
apparati
crediti redazionali
Istituto storico della resistenza e della società contemporanea Pietro Fornara
la memoria delle alpi
Cireggio

   A Cireggio, sopra a Omegna, la famiglia Beltrami possedeva una casa per le vacanze già da alcune generazioni. Ricordando il marito Filippo Maria, la moglie Giuliana Gadola, ha più volte affermato: "In pratica vi era nato e per lui era un punto di riferimento insostituibile"¹ . In effetti, ël scior Filippo, come era chiamato in zona, vi trascorse lunghi periodi della sua giovinezza: era, dunque, molto conosciuto e apprezzato.
   Nell'ambiente del Lago, i coniugi Beltrami ebbero contatti con le famiglie Tarsis, Nigra e Pestalozza.
   All'epoca una linea tramviaria collegava Omegna con Pallanza mentre la ferrovia Novara-Domodossola consentiva di comunicare velocemente con la Svizzera e i grandi centri della pianura padana.
   Nel 1942, in seguito a un bombardamento su Milano, la famiglia prese la decisione di trasferirsi a Cireggio. Filippo nel frattempo era rimasto nel capoluogo lombardo perché richiamato in servizio come ufficiale.
   Si trovava però sul lago in licenza quando avvennero la destituzione e l'arresto del Duce il 25 luglio del 1943.
   L'8 settembre, alla notizia dell'armistizio, Beltrami riuscì a fuggire dalla caserma di Baggio ormai circondata dalle truppe tedesche. Dopo quattro giorni, in bicicletta, riuscì a raggiungere Cireggio. Seguirono giorni inquieti e pieni di preoccupazioni: alla casa Beltrami fu un continuo viavai di persone che chiedevano aiuto e suggerimenti. Il precipitare della situazione avrebbe consigliato di esilare in Svizzera. L'ipotesi fu valutata, ma subito scartata.
   Tra i tanti, un gruppetto di "ragazzi" di Quarna andò a trovarlo proponendogli di prendere il comando della loro banda: avevano deciso di organizzarsi e resistere all'occupazione. Una nuova guerra si affacciava all'orizzonte. Giunse per tutti il tempo delle scelte.
   La decisione fu presa assieme alla moglie: Beltrami accettò convinto che occorreva passare all'azione. Fra gli uomini che costituivano quel primo nucleo di patrioti c'erano Peppino Beldì, Franco Rossari, Albino Calletti, i fratelli Donato e Pasquale Ferrari, Pippo Coppo e Bruno Rutto.
   Il 20 settembre 1943 la piccola formazione lasciava Cireggio per le baite sopra Quarna, stabilendosi presso l'Alpe Frera di Camasca.
   A Cireggio, Beltrami tornò solo dopo la sfortunata battaglia di Megolo, il 14 febbraio 1944 quando si tennero i suoi funerali.
   Nel 1993, proprio nella piazzetta di fronte alla casa Beltrami, per iniziativa dei partigiani e della città di Omegna è stato eretto un monumento che lo ricorda.


1 Mauro Begozzi, "Il Signore dei Ribelli", pg. 97.
Lago d'Orta e Omegna
Linea tramviaria Omegna-Pallanza
Baita di Quarna Superiore
Cireggio, il monumento a Beltrami
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