Marini Erminio

Nato a Caddo (Verbania) nel 1924 fucilato a Novara il 28 dicembre 1943.
Partigiano della “Banda Libertà” partecipa all’insurrezione di Villadossola dell’8-11 novembre 1943. Arrestato con altri undici compagni l’8 dicembre 1943, è condannato a morte dal Tribunale di guerra tedesco. Il 27 dicembre viene trasferito alle carceri di Novara e fucilato il giorno successivo al poligono di tiro con  Ernesto Conti, Guido Falcaro, Osvaldo Giovannone, Giuseppe Giudici, Bruno Matli, Paolo Steffanino e Guido Vivarelli.
Anche Marini, come gli altri condannati, fece pervenire ai famigliari la sua ultima lettera scritta poche ore prima della fucilazione.
Tra l’altro il plotone d’esecuzione accentuò, in quei tragici momenti, la sofferenza di questo giovane sottoponendolo a diverse finte fucilazioni prima di colpirlo mortalmente.
Il padre conservò gelosamente lo scritto tenendolo sempre con sé nel portafoglio.
Nonostante le molte ricerche, i due fratelli non sono riusciti a rintracciare quella preziosa lettera, presumibilmente andata perduta dopo la morte del padre.