Si è svolta sabato 13 agosto 2016 la commemorazione per il Settantaduesimo anniversario della strage perpetrata nel 1944. Sono intervenuti nella piazza gremita il sindaco Alessandro Marchese e il vicesindaco Pasquale Gallo, la senatrice Elena Ferrara, il colonnello Stefano Fregona, che ha svolto ricerche sull’argomento e Nadia Negri Pizzini, pronipote di una delle vittime, in rappresentanza delle famiglie che si sono impegnate insieme all’amministrazione nel processo che ha portato alla condanna all’ergastolo dell’unico superstite del reparto della Marina d’assalto Mek 80, Ernst Wadenpful. Il processo ha permesso anche di ricostruire il ruolo che nella vicenda ebbe Clara Mosseri, ebrea sfollata a Borgo Ticino, che quel giorno intervenne, con grande rischio personale, offrendo gioielli e denaro nel disperato tentativo di evitare la fucilazione degli ostaggi. Questa donna, ha spiegato Negri Pizzini, rappresenta l’anello di collegamento tra questa strage e quella che si era consumata a Meina circa un anno prima, nel settembre 1943. Clara Mosseri era infatti giunta sul Lago Maggiore con alcuni parenti, che si erano appunto rifugiati a Meina, grazie al lavoro svolto dal capitano Lucillo Merci presso il consolato italiano a Salonicco, dove era impegnato come interprete. Merci tene durante il periodo dell’occupazione tedesca a Salonicco un diario, che era stato in parte pubblicato già nel testo di Nozza, Hotel Meina. Alcune delle vittime dell’episodio meinese dell’Olocausto del Lago Maggiore erano state salvate ache con il contributo di Merci, che le aveva addirittura accompagnate in Italia dopo la chiusura del consolato, quando anche lui aveva dovuto abbandonare la Grecia. A causa del forte riserbo che tenne sulla vicenda, però, il diario, conservato a Yad Vashem, ha cominciato ad essere oggetto di seria analisi storica solo nel 2007 (http://docplayer.it/11551083-Lucillo-merci-salonicco-1943.html). La vicenda del consolato italiano di Salonicco viene affrontata anche nel libro Hanna non chiude mai gli occhi.

ANG_0152   Alcuni momenti della cerimonia

 

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La ricostruzione dell’accaduto è contenuta nella scheda del progetto “Atlante nazionale delle stragi nazifasciste”: http://www.straginazifasciste.it/?page_id=38&id_strage=2615

Dettagli sul processo possono essere recuperati qui: http://www.lastampa.it/2016/05/03/edizioni/novara/lavvocato-che-indaga-sulle-stragi-nazifasciste-le-famiglie-delle-vittime-chiedono-ancora-giustizia-daOS8bPwcVDKJt49Up4UuI/pagina.html

EM