Il debate è una metodologia didattica ben avviata nel mondo anglosassone, da qualche anno in uso anche in Italia, dove hanno cominciato ad essere organizzati veri e propri tornei, che mira a sviluppare soprattutto abilità comunicative e trasversali nel suo modello originale. Come ha ben sottolineato Paolo Battifora in un suo testo apparso su Novecento.org[1] , la rivista on line della rete degli istituti storici, utilizzare la didattica controversiale nello studio della storia, in particolare attraverso lo strumento del debate, «consente allo studente impegnato nella controversia di cogliere la complessità e problematicità della questione presa in esame, non riducibile a banali schematizzazioni o a generici giudizi»[2].

Come rete degli istituti storici della resistenza conduciamo da diversi anni una ricerca didattica che cerca di portare nelle aule scolastiche italiane uno studio della storia, in particolare della storia contemporanea, che si relazioni con quanto metodologicamente accade all’estero e proponga contenuti che siano davvero di storia contemporanea, uscendo dai limiti metodologici e cronologici dei manuali scolastici.

La scelta della didattica controversiale quale metodologia didattica trasversale al tema della tolleranza per la quinta edizione della Summer School dell’Istituto Nazionale Parri, quindi, parte da queste considerazioni e dal modello didattico messo a punto a Genova non con l’intento di aumentare le abilità retoriche negli studenti, tantomeno di fomentare polemiche pseudo storiografiche fini a se stesse. La discussione, condotta secondo precise regole e su documenti preventivamente selezionati, vuole invece potenziare le capacità critiche, l’attitudine all’analisi dei documenti e al dibattito storiografico.

Premesso che l’efficacia dell’azione didattica dipende anche dalla scelta dei documenti, non tutti gli argomenti storici, va da sé, si prestano ad essere affrontati con un debate. I dossier predisposti per i docenti partecipanti ummer School, dopo revisione, sono attualmente in fase di pubblicazione su Novecento.org, dove è già possibile consultarne tre.

Il massacro di Aigues-Mortes. Un caso di xenofobia o guerra tra poveri?

Una faccia una razza? L’occupazione italiana del Dodecaneso

Scontro di civiltà? Laboratorio di didattica controversiale

 

Elena Mastretta

 

[1] La parte introduttiva sulla metodologia del debate applicata allo studio della storia declinata nel nostro nel nostro caso sull’argomento “Di pura legge italiana?” è ripresa da  Paolo BattiforaÈ successo un ’68. Laboratorio di didattica controversiale, Novecento.org, n. 9, febbraio 2018.

[2] Paolo BattiforaÈ successo un ’68. Laboratorio di didattica controversiale, Novecento.org, n. 9, febbraio 2018.

[3] Paolo BattiforaÈ successo un ’68. Laboratorio di didattica controversiale, Novecento.org, n. 9, febbraio 2018.